mercoledì 18 febbraio 2015

Il Ghiribizzo di Bruno Tognolini e Giulia Orecchia


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Non pensavo di commuovermi così tanto leggendo per la prima volta "Il Ghiribizzo", libro poetico scritto da quella penna straordinaria che è Bruno Tognolini e illustrato magicamente da Giulia Orecchia, edito da Motta Junior nella collana "Velieri". Ne avevo già sentito parlare (qui e nel gruppo facebook Leggere insieme ancora), ma leggerlo di persona è un'altra cosa. Posso dire che ci voleva proprio un inno alla vivacità dei bambini. Specialmente oggi, in un mondo in cui ci preoccupiamo sempre più di come i più piccoli devono comportarsi, di cosa devono fare lasciando poco spazio all'energia creativa che è tipica dell'infanzia. Lo dico io per prima che alla sera arrivo stremata per la vivacità dei miei due cuccioli e che a volte (anzi più di una volta) vorrei un attimo di tregua.
Ma in effetti, non si potrebbe vivere senza quei lampi che illuminano il volto dei bambini, quel "ghiribizzo" che li rende unici e speciali e senza il quale sarebbero spenti, privi di entusiasmo, privi di vita.

Il Ghiribizzo, Tognolini, Orecchia, libro, Motta junior

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Mattia, il protagonista, è un bambino vivace che corre in avanti senza fermarsi, salta, strilla, combina guai e fa delle cose che per i grandi non hanno molto senso (ma hanno un senso per lui!). Ma quando perde questa sua energia - che lo rende vivo - sta sì fermo e composto, ma è triste e a scuola non riesce ad apprendere granché perché "se non c'è l'allegria di capire non si capisce".
In effetti "Il Ghiribizzo" racconta proprio questo, cosa succederebbe se sparisse quella vivacità che, onnipresente nei bambini, a volte compare anche agli adulti e rende loro piacevoli tante cose che diversamente sembrano banali, prive di senso. Il mondo diventa grigio, spento.

La cosa geniale del libro, a mio parere, è rendere il ghiribizzo reale, un po' come nel libro "Che Rabbia!" di Mirelle D'allancé (edito da Babalibri), dove un sentimento profondo e inesprimibile diventa qualcosa di tangibile. Penso che per i bambini sia importante riuscire a vederlo e scoprire che il ghiribizzo di ognuno è diverso, unico, come del resto siamo unici noi, e per questo, speciali. Ed è bellissimo scoprire che proprio la mamma, che si lamentava tanto della vivacità del suo bambino, sia la prima a starne davvero male quando lo vede apatico, indifferente alla vita.

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E così va alla ricerca del ghiribizzo del suo bambino (consigliata in sogno dalla nonna). E si ritrova immersa in un'esplosione di colori (anch'io vorrei sognare il Paese dei Ghiribizzi!). Ce la farà a riportare con sé il Ghiribizzo? Non vi posso svelare tutto, ma vi posso invitare a cercare questo libro e leggerlo con i vostri bambini, perché farà bene sia a loro sia a voi. Vi farà far pace con il mondo.
PS ho appena scovato una bellissima intervista a Tognolini "Intervista ghiribizza" di Giunti Scuola che dovete assolutamente leggere. L'autore dice che "La poesia è il forziere delle gemme nella cultura umana e civile di un paese" e aggiunge "La poesia è vitamina della lingua. Alla lingua, per crescere e maturare, non bastano riso, carne, patate (lettura, scrittura, grammatica), elementi che creano massa corporea: ha bisogno di vitamine, ormoni, enzimi, sostanze esigue e concentrate che lavorano su strati più profondi, per progettare e orientare quella crescita." La trovate tutta qui.

Era da tempo che volevo dedicare un post a Giulia Orecchia, una persona per me speciale, che ha alle spalle una lunghissima carriera sia di illustratrice (ha vinto diversi premi Andersen) sia di docente. Alcuni suoi libri sono stati inseriti nel catalogo "White Ravens" (che comprende una selezione dei libri più interessanti che vengono presentati alla Fiera del Libro di Bologna) e nel 2013 ha illustrato Magaria (edito da Mondadori) un racconto per bambini di Andrea Camilleri.

Ho avuto la fortuna di conoscere dal vivo Giulia e vi segnalo un'occasione per incontrarla e tirar fuori con lei un po' di quel famoso "ghiribizzo" che è in ognuno di noi. Giulia ha infatti aperto da qualche anno il suo studio, exColorificio, a incontri per grandi e piccini. Il suo motto, ripreso da Maria Montessori, è "aiutami a fare da solo". E infatti nei suoi laboratori magicamente si crea (ogni volta qualcosa di diverso) - sotto la sua supervisione -  in un'atmosfera gioiosa e, al tempo stesso, di concentrazione profonda. I grandi partecipano con la funzione di aiutanti mentre i piccoli si mettono all'opera in un clima che consente loro la massima libertà di espressione.
Lo scorso anno Marco (ed io o il suo papà) ha partecipato a diversi incontri ed è tornato a casa a dir poco entusiasta. Del resto basta sbirciare sul suo blog o sulla pagina facebook per vedere piccoli capolavori che vengono fuori. Chi vuole provare a mettersi in gioco può prenotarsi per sabato 14 marzo dalle ore 10 alle 13 a fare un cartone animato (excolorificio@gmail.com).

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